Cefla rinnova il contratto aziendale, più diritti e flessibilità, permessi retribuiti per i figli, superminimo e buono pasto nel remote working
Approvato dalla maggioranza dei lavoratori il rinnovo del contratto aziendale della Cefla, che riguarda 1240 dipendenti per il triennio 2022-2024. Un rinnovo che prevede maggiori diritti e ha lasciato molto soddisfatti i sindacati di categoria Fim-Cisl, la Fiom Cgil e la Uilm Uil.
“Fitto il capitolo sulla estensione dei diritti individuali – dettagliano con una nota -, con particolare attenzione all’armonizzazione tra tempo libero e tempo di lavoro attraverso l’introduzione di un meccanismo di flessibilità dell’orario di ingresso e uscita per gli impiegati, l’incremento dei permessi retribuiti per gli addetti che non possono usufruire della flessibilità e di permessi retribuiti per accompagnare l’inserimento dei figli in asilo nido e nella scuola materna. L’azienda inoltre integrerà la retribuzione dal 30% al 50% per i primi tre mesi ai genitori che facciano richiesta del congedo parentale facoltativo”.
È stato introdotto in via sperimentale anche un accordo per normare il remote working con il riconoscimento del buono pasto e della disconnessione. Inoltre è stato istituito un Premio di risultato di un importo massimo di 3900 euro, “incrementando il superminimo collettivo aziendale di complessivi 300 euro non assorbibili aumentando così il salario strutturale”. E il lavoratore può optare “per la destinazione del proprio Premio di risultato in welfare”.
“L’accordo – aggiungono i sindacati prevede anche l’istituzione – di una commissione specifica per l’inquadramento professionale allo scopo di calare nella realtà aziendale della Cefla le novità introdotte di recente con il rinnovo del Contratto nazionale delle cooperative”. (r.e.)
Nella foto la firma dell”accordo, immagini dalla pagina Fb di Fiom Cgil Imola