Antonio Patuelli (presidente Abi e Gruppo Cassa): «La crisi politica non fermi il Pnrr»
Meglio evitare l’esercizio provvisorio, inoltre non ci possiamo permettere che la crisi politica stoppi il percorso del Pnrr. Il prossimo Governo dovrà affrontare in maniera incisiva la piaga dell’elevato debito pubblico, elemento che frena la crescita Potremmo sintetizzare così il pensiero di Antonio Patuelli, presidente del Gruppo Cassa di Ravenna, di cui fa parte la Banca di Imola, sulla situazione del Paese. Patuelli è fresco di conferma per il suo quinto mandato alla guida dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana.
Presidente, la «cinquina» coincide con un periodo di ricostruzione e, al tempo stesso, di crisi. Quali sono le sfide del sistema bancario per il prossimo biennio?
«Sono stato chiamato alla presidenza dell’Abi nel 2013 in una situazione di complesse e diverse emergenze. Da allora sono stati risolti ampi problemi nell’Unione europea e in Italia, ma ora l’economia è fortemente appesantita da una pandemia che si prolunga al di là di ogni aspettativa e da una crisi energetica ampliata dalla guerra russo-ucraina, che continua ad aggravarsi da ormai molti mesi. I problemi delle imprese e delle famiglie sono strettamente connessi a quelli delle banche, le quali in questi anni hanno contemporaneamente affrontato adempimenti complessi di forti e continue innovazioni normative assieme al generale rafforzamento patrimoniale. Le sfide per il mondo bancario non finiscono mai, si tratta di affrontare ogni criticità valutando le potenzialità che si possono affacciare». (c.f.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 4 agosto.
Nella foto: Antonio Patuelli