Siccità: pioggia scarsa e caldo sopra la media, è un’estate da «grave deficit idrico»
La siccità non allenta la sua morsa in questa estate che, a precipitazioni inferiori alle attese, sta sommando temperature superiori alla media. Arpae Emilia Romagna conferma che «in gran parte della regione si assiste a un deficit idrico gravissimo».
A luglio, spiega l’ente «si sono verificati solo locali fenomeni temporaleschi che hanno portato quantitativi inferiori a 10 millimetri medi regionali rispetto ai circa 27 millimetri attesi, proseguendo una tendenza già evidenziata a giugno con valori di precipitazione di circa il 65% inferiori rispetto al clima».
Una situazione aggravata dalle alte temperature registrate nelle prime decadi di luglio, molto superiori alla norma (circa 3 gradi in più per le massime giornaliere), che posiziona il 2022 tra gli anni più caldi dal 1961 a oggi, dopo il 2003 e poco dopo il 2015. Intanto da metà luglio su gran parte del nostro territorio vige il divieto di prelievo idrico poiché anche Santerno, Sillaro e Idice hanno superato la soglia del deflusso minimo vitale, mentre Cia Imola chiede ad Arpae tempi più veloci per la concessione delle deroghe che permetterebbero agli agricoltori di continuare a irrigare. E c’è chi, come Asp Valsanterno pensa a mettere in salvo i pesci che rischiano di non avere più acqua in cui nuotare. (lo.mi.)
Approfondimenti su «sabato sera» in edicola dal 4 giugno.
Nella foto: Luana Tampieri, presidente di Cia Imola, il recupero dei pesci a Imola a cura dei volontari dell’Asp Valsanterno e fiumi in secca