Accoltellato a Castel del Rio, tanta gente alla fiaccolata in memoria di Fabio Cappai. Le parole del sindaco Baldazzi
Tantissimi giovani di Castel del Rio ma non solo erano presenti questa sera, insieme a parenti e amici, alla fiaccolata per ricordare Fabio Cappai, il 23enne accoltellato a morte la scorsa notte. Il corteo, a cui hanno partecipato anche tutti i sindaci della vallata con in testa il primo cittadino alidosiano Baldazzi oltre ai sindaci Panieri (Imola), Tinti (Castel San Pietro) e Montanari (Medicina), è partito dalla chiesa del paese per raggiungere il luogo della tragedia e fare ritorno alla chiesa per il rosario. Tra la folla due enormi cartelli che ritraevano Fabio Cappai.
Poche ore prima il sindaco Baldazzi aveva affidato il suo pensiero sul dramma che la comunità che sta vivendo. «Il minore, autore dell”accoltellamento, è reo confesso ed è già stato assicurato alla giustizia. Restano da vagliare le posizioni di altri giovani presenti, per i quali la magistratura sta soppesando i fatti e soprattutto le testimonianze. A questo proposito rammento a tutti che per queste valutazioni ci sono i magistrati, e che le nostre interpretazioni personali non solo rischiano di essere inesatte, ma anche potenzialmente pericolose. Chiedo espressamente e fermamente di non aggiungere violenza a violenza, anche se verbale, Il nostro pensiero va innanzitutto a Fabio e alla sua famiglia. Tutta la Comunità si stringe in un abbraccio corale: Fabio era uno di noi, e ha patito drammaticamente il peso dell”irrazionalità e della debolezza etica che connota alcuni aspetti della società e di questi tempi così falsamente luminosi. Pensavamo di essere esenti da certi fatti, che queste esperienze riguardassero solo i contesti urbani e invece ora sappiamo che la marginalità e la debolezza sono ovunque. Ora non resta che salvaguardarne la memoria di giovane uomo che aveva appena cominciato a vivere, innanzitutto con un invito alla riflessione, che rivolgo in particolare ai giovani – non importa se minorenni o maggiorenni: quando una giovane vita si spezza in questo modo, per motivi così insulsi, ai coetanei di Fabio chiedo un risveglio di coscienza. Che il suo drammatico sacrificio serva a questi ragazzi per intendere, finalmente, che cosa è importante e che cosa non lo è. Dimostrino di riconoscere il Bene delle cose, e lo dimostrino ora, subito. Alla mia Comunità, agli adulti, chiedo uno scatto di impegno, di coesione e di buona comunicazione, tra loro e con i loro figlioli: gli eventi non sono casuali, e il rispetto delle regole, del prossimo, della famiglia, della scuola non sono optionals. Solo su queste cose si costruisce una vita sensata. Infine, il pensiero del cuore va alla mamma di Fabio, alla quale è stato riservato un così grande dolore. Che il Signore le dia la forza di sperare, e di vedere oltre il buio drammatico di questo momento». (r.cr.)
Foto Isolapress