Florim inserisce la sostenibilità nel proprio statuto. A Mordano un nuovo impianto fotovoltaico
La Florim, azienda di ceramiche con uno stabilimento anche a Mordano, aderisce a “Co2alizione”, impegnandosi a evolvere progressivamente il proprio modello di business e il modello operativo verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti. Una sfida verso la neutralità climatica inserita addirittura nello statuto.
«Per Florim, il progetto per arrivare ad un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di Co2 si intreccia con la strada delle energie rinnovabili e dell’efficienza – spiega l’impresa –. L’azienda, in condizioni ottimali, è già in grado di autoprodurre la totalità dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dei siti produttivi delle sedi italiane e, in caso di necessità, acquista dalla rete solo energia prodotta da fonti rinnovabili con certificati di origine».
Oltre alle soluzioni messe in campo nella sede principale di Fiorano, «si aggiungerà a breve un nuovo impianto fotovoltaico nella sede di Mordano, con una potenza di circa 4,5 MWp – anticipa –, attualmente in fase di installazione».
Inoltre, «Florim continua l’integrazione della propria flotta con nuove auto con motore ibrido plug-in e sta installando nuove colonnine di ricarica per le auto elettriche – aggiunge –. E sta introducendo un adeguamento degli impasti dei prodotti con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di materie prime, acqua ed energia ed è in corso un’analisi di fonti alternative per i mezzi di trasporto per la movimentazione delle merci».
«Questa modifica dello statuto è un ulteriore tassello di una strategia basata su azioni concrete volte a ridurre gli effetti della produzione – commenta Claudio Lucchese, presidente di Florim –. La volontà è quella di raggiungere le zero emissioni nette nel minor tempo possibile e un team dedicato è già al lavoro su questo specifico obiettivo. Difficile dare un orizzonte temporale preciso perché è una sfida che necessita di un grande lavoro di squadra che supera i confini aziendali e include i diversi attori della catena di fornitura nonché la disponibilità di tecnologie innovative». (lu.ba.)
Immagine di archivio
Mordano