Pearl Jam a Imola, rock e impegno. Diritto all’aborto in pericolo negli Usa: “Le persone devono avere la libertà di scegliere”
Per chi non lo sapesse i Pearl Jam sono da tempo impegnati nel sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto all’aborto messo in pericolo in molti Stati americani. A poche ore dalla notizia che la Corte suprema l’ha di fatto cancellato, sulla pagina Fb ufficiale hanno pubblicato il seguente messaggio: “Nessuno, né il governo, né i politici, né la Corte Suprema dovrebbe impedire l”accesso all”aborto, al controllo delle nascite e ai contraccettivi. Le persone dovrebbero avere la libertà di scegliere. La decisione di oggi colpisce tutti e colpirà in particolare le donne povere che non possono permettersi di viaggiare per accedere all”assistenza sanitaria. Resteremo attivi, non ci tireremo indietro e non ci arrenderemo mai. Le elezioni hanno delle conseguenze, unitevi a noi”.
Ancora due giorni fa il chitarrista Stone Gossard e Ani DiFranco hanno pubblicato insieme la canzone “Disorders” con lo scopo di raccogliere fondi a favore del National Network of Abortion Funds per aiutare le donne che non hanno risorse e vivono negli Stati a maggioranza repubblicana.
La Corte suprema statunitense – votando 6 a 3 – ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l”aborto. La motivazione è che “La Costituzione non conferisce il diritto all”aborto”. Ora quindi i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia. Già Texas e Missouri si sono mossi e un’altra decina ha annunciato di volerlo fare. La protesta contro una decisione presa contro i diritti delle donne e di tutti sta montando negli Stati Uniti. Il riferimento dei Pearl Jam alle elezioni fa riferimento al fatto che la scelta della Corte suprema affonda le radici nelle tre nomine di giudici conservatori fatte da Trump. (r.cr.)
Foto dal sito web dell”Autodromo Enzo e Dino Ferrari