Juvenilia, 70 anni di vita insieme: «È una famiglia, ne andiamo fieri»
Settant’anni e non sentirli. La Juvenilia è in gran forma e guarda al futuro con gli occhi dei bambini, come quelli che insieme ad almeno tre generazioni di imolesi lo scorso 31 maggio hanno festeggiato lo storico anniversario alla Casa del Fanciullo.
Sette decadi di palloni, allenamenti, partite, docce, gol, pali, traverse, gioie, amarezze, amicizie, litigi. Insomma, vita. Non sappiamo come giudicherebbe oggi la sua creatura il fondatore don Giulio Minardi, ma pare che di quella realtà nata per far giocare i ragazzi del quartiere Marconi e dell’orfanotrofio di Santa Caterina sia rimasto molto, sicuramente la voglia di vivere il calcio per quello che è: un sano divertimento. «È stata una bellissima giornata – racconta il presidente Maurizio Migliori -, c’era tanta gente, quasi 400 persone: facce vecchie, nuove, mancavano davvero in pochi. A testimoniare che se anche per qualche tempo ci si perde, poi le belle esperienze e i legami nati su questi campi ci fanno ritrovare». (al.mar.)
L’intervista su «sabato sera» in edicola.
Foto della festa