A Imola la marcia dei… 1.300 studenti per i valori della legalità
A 30 anni dalla strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui persero la vita oltre a Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, ieri 1.300 studenti imolesi, dalle elementari alle superiori (con capofila l’IC6), hanno fatto sentire la loro voce, camminando insieme dal cortile delle scuole Carducci fino a piazza Matteotti. Tutto gli istituti partecipanti hanno ricevuto in ricordo uno specchio per riconoscersi «Ambasciatori di valori».
Tante magliette bianche a ricordare i lenzuoli bianchi e quei concetti puliti alla base della legalità cari ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Tra i tanti momenti emozionanti la lettura della poesia di Alda Merini «La mafia è il cavallo nero dell’apocalisse che porta in sella un relitto mortale…» a la canzone «Cento passi» dedicata a Tonino Impastato.
«Un evento davvero emozionante e bello – ha commentato sul palco il sindaco Panieri -. Grazie anche alle forze dell’ordine che sono punto di riferimento fondamentale per garantire ogni giorno la sicurezza delle nostre comunità. La lotta per la giustizia e l’equità nella società spetta però a tutti, ogni giorno».
Presenti anche Francesca Marchetti, presidente della Commissione regionale Legalità, Elisa Renda, per ConCittadini – Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Flavio Lotti, coordinatore nazionale delle scuole di Pace e Filippo D”Amato di Libera. (r.cr.)
Foto Isolapress