La Cims «veglia» su Bulgarelli e Lucio Dalla
Il cimitero monumentale della Certosa di Bologna, insieme a quello più recente di Borgo Panigale, è un polo funerario e cimiteriale di primaria importanza, divenuto negli ultimi anni il terzo in Italia dopo Roma e Milano. Dal 2013, infatti, la gestione di tutti i servizi è affidata a Bsc (Bologna servizi cimiteriali), società pubblico-privata con azionista di maggioranza il Comune di Bologna (51%) e il restante 49% rappresentato da Spv Bologna, controllata dalla cooperativa imolese Cims (nata a Sassoleone e con sede ora a Borgo Tossignano) con una quota dell’86%.
Una città nella città, con la sua cinta di mura che la racchiude, ai piedi del colle della Guardia dominato dal santuario della Madonna di San Luca. La Certosa di Bologna tradisce nel nome quello che era in origine, un monastero certosino, costruito nel 1334. La ricchezza di stili, di materiali usati, ma anche la presenza di tombe di personaggi illustri, di famiglie che hanno fatto la storia della città, possono suggerire vari percorsi di visita e itinerari tematici. Nel campo Carducci, dove si trova in evidenza l’arca contenente le spoglie del poeta premio Nobel per la letteratura , riposano anche il compositore Ottorino Respighi e il popolarissimo cantautore Lucio Dalla. Li guarda due gradini sopra Giosuè Carducci e, appena dietro, è collocato il sarcofago del pittore Giorgio Morandi. Tre invece le sepolture da non perdere per i tifosi del Bologna: quella del presidente Renato Dall’Ara, l’urna con le ceneri di Ezio Pascutti e la tomba in marmo di Giacomo Bulgarelli. (mi.ta.)
Approfondimenti, storie, aneddoti e immagini su «sabato sera» del 5 maggio.
Nella foto: l’ingresso principale della Certosa; le tombe di Giacomo Bulgarelli, Lucio Dalla e Giosuè Carducci