Il regista imolese De Stefano e il docufilm «Gilles Villeneuve-L’Aviatore»: «Raccontiamo un eroe popolare»
A Imola si è appena respirata l’aria piena di eccitazione della F1. Quell’aria che riempie i polmoni degli appassionati oggi come ieri. E dove l’«ieri» ha sempre ricordi speciali, aneddoti, emozioni personali. E i campioni sono indimenticabili. «Gilles Villeneuve – L’Aviatore» è il documentario che sarà in onda su Rai Due il 10 maggio, per una prima serata che Rai Documentari dedica alla vita e alla storia di uno dei piloti simbolo della Ferrari, morto esattamente quarant’anni fa (l’8 maggio 1982), durante le qualifiche del Gran Premio del Belgio, e ricordato ancora oggi come uno dei più coraggiosi e amati di sempre. La regia è di Giangiacomo De Stefano, anche autore insieme a Federico Fava e Valentina Zanella. La produzione è di Sonne Film e K+ in collaborazione con Rai Documentari, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e con la collaborazione del Comune di Imola per le riprese sul circuito dell’autodromo «Enzo e Dino Ferrari».
«L’idea nasce per raccontare il rapporto tra Gilles Villeneuve, che è stato uno degli sportivi più amati dagli italiani, e l’Italia – spiega Giangiacomo De Stefano -, e per mettere in evidenza il suo essere stato protagonista di uno sport che era uno sport di popolo, poiché l’amore per il motore e l’idea di corsa erano comuni. E lui divenne un eroe popolare. Raccontiamo quella che è stata la “febbre Villeneuve”, tutto quello che ha portato ad un mito». (s.f.)
Approfondimenti e l’intervista completa su «sabato sera» del 5 maggio.
Nella foto (tratta dal libro «L’autodromo di Ferrari» di Ezio Pirazzini): Villeneuve a Imola davanti a Pironi nel 1982 nell’ultimo suo Gp