F1, presentato il Gp di Imola. Bonaccini e Panieri: «Scommessa vinta, gran lavoro di squadra»
A dieci giorni esatti dal semaforo verde del Gp di F1 a Imola (22-24 aprile) questa mattina l’evento è stato presentato a Bologna, nella sede della Regione Emilia Romagna. Sono intervenuti Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna; Manlio Di Stefano, sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale; Marco Panieri, sindaco di Imola; Angelo Sticchi Damiani, presidente Automobile Club d’Italia. E, in video collegamento da remoto, Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili; Stefano Domenicali, amministratore delegato Liberty Media e Carlo Maria Ferro, presidente Agenzia Ice. A presentare e moderare gli interventi la giornalista Camilla Ronchi.
Un evento che prevede 230 milioni di euro il ritorno economico per il territorio, 2 miliardi di telespettatori in 200 Paesi collegati. E la risposta degli appassionati non si è fatta certo attendere: saranno infatti 105mila nel circuito del Santerno. Restano però ancora a disposizione biglietti sia per la giornata della domenica (circolare e alcune tribune) e del sabato e del venerdì (tribune, prato e circolare). In particolare, la giornata del sabato sarà quasi un “unicum” per la stagione della Formula 1, perché vedrà disputarsi la gara Sprint, che si svolge in soli altri due circuiti, e perché il programma è comunque ricco di appuntamenti imperdibili con la seconda sessione di prove della Formula 1 e le prime gare di Formula 2 e Formula 3.
«Un traguardo straordinario, che ci riempie di orgoglio – ha commentato il presidente della Regione, Bonaccini -. Il punto d’arrivo di un percorso che abbiamo intrapreso due anni fa quando molti credevano che non ce l’avremmo fatta. Abbiamo vinto la scommessa». «Per Imola è motivo di orgoglio ospitare questo Gran Premio – conclude il sindaco Panieri -. Un risultato frutto di un grande gioco di squadra di tutti gli enti organizzatori». (r.s.)
Nella foto: il poster ufficiale di Aldo Drudi