I carabinieri di Imola «salvano» gli affreschi della caserma
Quattro lacerti murari, raffiguranti probabilmente le storie di San Sigismondo, erano finiti sotto strati di polvere all’ingresso della caserma della Compagnia dei carabinieri di Imola. A riportarli a nuova luce sono stati gli stessi militari con l’intervento determinante di Etra restauri di Lugo – grazie all’intervento del professor Michele Pagani – e al Lions Club Imola, presieduto da Marco Violi, che ha finanziato le coperture in plexiglass.
La Soprintendenza alle Belle Arti di Bologna ha curato che i lavori fossero svolti con attenzione e nel rispetto di tutte le normative di settore, con grandissima disponibilità ed accompagnando il percorso di realizzazione dettando tempistiche rapide e favorevoli. Appartenenti all’originario chiostro del Convento della Regola, gli affreschi seicenteschi sono stati ripuliti e messi in sicurezza con delle coperture in plexiglass. E oggi è avvenuta la cerimonia di simbolica riconsegna alla città. Alla presenza del comandante della Legione carabinieri Emilia Romagna, Davide Angrisani, e del comandante provinciale, Rodolfo Santovito, è intervenuto anche Roberto Riccardi, Comandante dei carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale.
«I carabinieri – è il commento dell’Arma – hanno cura dei luoghi storici loro affidati e si spendono per la salvaguardia dell’arte che li circonda – anche nei luoghi di lavoro, in piena armonia con la promozione costante di una cultura della legalità che passa anche per la piena valorizzazione dei beni materiali e immateriali appartenenti a tutti i cittadini». Presenti alla cerimonia anche il sindaco Marco Panieri e il vescovo Giovanni Mosciatti che ha benedetto le immagini sacre e la caserma. (r.cr.)
Nella foto (Isolapress): la cerimonia nella caserma di Imola