Il giro per le notizie e i caffè, quando Lucarelli scriveva di cronaca nera per «sabato sera»
Il suo nome ormai da anni ha risonanza nazionale come scrittore di gialli, come conduttore radiofonico, come autore televisivo sia di programmi condotti oltre che ideati da lui come Blu Notte e Misteri italiani che come sceneggiatore di fiction di successo come L’ispettore Coliandro o La porta rossa. Ma forse non tutti ricordano che dal ‘90 al ‘97 Carlo Lucarelli fu collaboratore del settimanale sabato sera, impegnato a seguire la cronaca nera.
Come nacque questo sodalizio? Partivi come cronista di nera come altri tuoi colleghi giallisti?
«In realtà io non ero e non sono mai stato un giornalista, ma un narratore. Avevo pubblicato da poco con Sellerio il mio primo romanzo Carta bianca e l’allora direttore Claudio Caprara mi chiamò proprio in quanto scrittore di gialli per seguire la cronaca nera, che in quel periodo si voleva potenziare. Fino ad allora a questo settore era dedicata solo una pagina finale, che riportava per lo più incidenti o furti. Caprara decise di dedicarle due pagine all’interno del giornale ed io fui chiamato in un certo senso per “colorire” le notizie di nera. Nel momento in cui lo spazio aumentò si scoprì che in una realtà di 50mila abitanti di storie di malaffare ce n’erano tante, compresi diversi omicidi». (f.v.)
L’intervista su «sabato sera» del 24 marzo.
Nella foto: Carlo Lucarelli con Claudio Caprara agli inizi degli anni ‘90