Gruppo Curti e Andalò Gianni tra lo spazio e… il medioriente
La mobilità del futuro ci porterà a entrare nelle case dal terrazzo, atterrando su vertiporti in cima ai tetti, e a scendere le scale piuttosto che salirle. Sembra ancora fantascienza, ma in Regione c’è già chi da tempo lavora alla cosiddetta Urban air mobility (Mobilità aerea urbana), che prevede l’utilizzo di droni teleguidati da terra o aeromobili a guida autonoma come mezzi di trasporto.
L’orizzonte non si limita però solo al cielo, ma sale ancora più in alto per le aziende che fanno parte di Fly-Er avionica e aerospazio, uno degli otto gruppi di lavoro del polo regionale che riunisce centri di ricerca, imprese, università, enti di formazione impegnati su pro- getti in ambito meccatronico e motoristico. Un ulteriore strumento messo in campo dalla Regione è il «Forum strategico per la promozione della filiera aerospaziale», allargato ai principali soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo del settore. Insediatosi in dicembre, la prima riunione operativa si è svolta lo scorso 3 marzo.
Capofila di Fly-Er è la Curti di Castel Bolognese, che rappresenta una decina di aziende emiliano romagnole coinvolte. Tra queste, anche l’imolese Andalò Gianni che realizza anche prototipi spaziali. (lo.mi.)
Approfondimenti su «sabato sera» dl 31 marzo.
Nella foto: tubi di scarico in lega di acciaio al nichel per elicotteri, realizzati dalla Curti