La storia del cane Leon e della gatta Selvy, dalla guerra a Imola per riabbracciare la loro padrona
Una bella storia a lieto fine, di quelle che scaldano il cuore in questo periodo di lacrime e tragedie scandite dalla guerra in Ucraina. Pochi giorni prima dello scoppio del conflitto, Monica Dardi, che viveva da tempo vicino a Kiev, è tornata in Italia a Imola lasciando nella sua casa il suo cane, un amstaff di nome Leon e la sua gatta Selvy, affidandoli alle cure della padrona di casa con l’intenzione di andarli a riprendere al più presto. Purtroppo, la situazione è cambiata repentinamente e Monica non ha potuto più far ritorno lì per riportare i suoi adorati animali a casa con sé. Nel frattempo, anche la padrona di casa è stata costretta ad allontanarsi e per Leon e Selvy le cose hanno iniziato a mettersi male, senza nessuno che si prendesse cura di loro. Monica ha quindi chiesto aiuto all’associazione Lndc Animal Protection che si è subito attivata per cercare una soluzione.
Tramite una serie di contatti, Lndc è riuscita a far recuperare i due animali e farli ospitare nella clinica veterinaria di Kiev nell’attesa di poter organizzare il viaggio di ritorno in una situazione ovviamente molto complessa da gestire. Muoversi all’interno dell’Ucraina per raggiungere i confini, infatti, non è affatto facile ed è molto rischioso, come testimoniato dai numerosi reportage che in questi giorni si susseguono sui mass media. Dopo giorni di incertezze, Leon e Selvy sono arrivati in Romania, dove un mezzo dell’Associazione Nucleo Cinofilo Emilia Romagna lì ha prelevati riportandoli a casa. «Era partita come una missione impossibile ma è diventata una storia a lieto fine – commenta Monica Dardi, la compagna di vita dei due animali -. Quando sono finalmente arrivati è stata un’emozione veramente grande. Erano molto stanchi dal lungo viaggio ma tutto è andato per il meglio e finalmente sono a casa con me». (r.cr.)
Foto concessa dall’associazione Lndc Animal Protection