Caro-bollette, l’allarme di Confcooperative Emilia Romagna: «Per le cooperative sociali impossibile resistere a lungo»
Gli aumenti esponenziali dei costi del gas e dell’energia elettrica stanno mettendo in ginocchio anche le cooperative sociali (oltre 700 quelle presenti da Piacenza a Rimini e aderenti alle centrali cooperative). L’allarme arriva dal presidente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna, l’imolese Luca Dal Pozzo, presidente anche del gruppo cooperativo sociale Solco Civitas di Imola e Bologna. «Ogni giorno – spiega – ci arrivano dalle nostre cooperative sociali segnalazioni di strutture allo stremo, che si trovano a dover fare i conti con aumenti del gas fino al 160 per cento nelle bollette degli ultimi mesi e al 60 per cento per l’energia elettrica. Abbiamo segnalazioni di cooperative con bollette passate da 15 mila a oltre 40 mila euro in un solo mese; per chi lavora nel welfare, con margini pressoché inesistenti, è davvero impossibile resistere a lungo».
Per questo Dal Pozzo chiede a Governo, Regione, Amministrazioni comunali e Aziende sanitarie «interventi di emergenza per calmierare l’infiammata dei costi, che da soli non possiamo sostenere. Ne va della tenuta del nostro sistema di welfare regionale, all’interno del quale le cooperative sociali erogano servizi a un milione di cittadini e danno occupazione a oltre 62 mila persone, in gran parte donne». (lo.mi.)
Nella foto: Luca Dal Pozzo, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna e presidente del gruppo cooperativo sociale Solco Civitas di Imola e Bologna