«Protocollo sfratti», dalla Città metropolitana risorse per Imola, Castello, Medicina e Ozzano
È stato approvato con atto del sindaco metropolitano Lepore il rinnovo del «Protocollo sfratti» contenente misure straordinarie di intervento per la riduzione del disagio abitativo promosso da Città metropolitana, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Tribunale di Bologna, Comuni dell’area metropolitana bolognese, Ordine degli Avvocati di Bologna, sindacati e associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini.
Il Protocollo disciplina criteri e modalità di gestione delle risorse stanziate a livello statale e regionale per far fronte a situazioni di disagio abitativo su tutto il territorio metropolitano. Ai Comuni ad Alta tensione abitativa (Ata) e Alto disagio abitativo (Ada), sono destinate le risorse del Fondo nazionale per gli inquilini morosi incolpevoli, finanziato annualmente da decreti ministeriali, l’ultimo dei quali assegna alla Regione oltre 4,3 milioni di euro. Di queste risorse, i Comuni della città metropolitana di Bologna sono destinatari complessivamente di circa 929 mila euro, di cui 371 mila al Comune capoluogo e 558 mila ai Comuni dell’area metropolitana.
In particolare, i Comuni Ata, tra cui Imola, saranno destinatari del 60% delle risorse, mentre ai Comuni Ada, tra cui Castel San Pietro, Medicina e Ozzano Emilia, spetterà il 40%. Per tutti i Comuni dell’area metropolitana, non annoverabili nella classificazione Ata o Ada, le risorse per il sostegno all’affitto provengono invece dal Fondo regionale per l’emergenza abitativa, il cui ultimo stanziamento per la Città metropolitana di Bologna è di 200 mila euro. La gestione di questi ultimi fondi è affidata ad Acer Bologna. (r.cr.)
Foto d’archivio