Peste suina, nucleo operativo sul territorio metropolitano con azione di vigilanza e perlustrazione
Continuano le attività di controllo e prevenzione della peste suina africana, con l’aggiornamento fornito dal consigliere metropolitano delegato Paolo Crescimbeni nella seduta dell’esecutivo di Palazzo Malvezzi dell’8 febbraio. «Ad oggi risultano una trentina di casi confermati tra Piemonte e Liguria. Nessun contagio è stato registrato finora in Emilia Romagna» fanno sapere.
Una prima rassicurazione sull’attuale totale assenza di casi accertati sul nostro territorio si trova nella nota della Polizia locale della Città metropolitana che conferma inoltre la non trasmissibilità all’uomo della peste suina che colpisce esclusivamente suini domestici e cinghiali. Gli esseri umani e specie animali diverse dai suini, possono però essere vettori di trasferimento del virus (calpestando i terreni che i selvatici attraversano e trasportandone i residui in contesti rurali “sani”). Da gennaio il Corpo di Polizia locale della Città metropolitana ha raccolto e sottoposto al controllo dell”Istituto Zoo-profilattico 85 carcasse sospette (rivelatesi tutte non infette) e ha collaborato con la polizia della Provincia di Modena in attività di controllo con drone, nel territorio fra Montese e Gaggio Montano. Intanto a inizio febbraio si è avviato un apposito nucleo operativo composto da polizia metropolitana, carabinieri forestali e servizio territoriale agricoltura caccia e pesca che, insieme ai veterinari dell’Ausl, ha concordato sull’opportunità di una strategia di prevenzione.
Per favorire una capillare azione di vigilanza preventiva il territorio sarà perlustrato da 50 soggetti volontari che opereranno su porzioni di 400 ettari. Da queste azioni si riuscirà ad ottenere una georeferenziazione analitica e dati statistici su eventuali passaggi e percorsi. Parallelamente alle attività di monitoraggio, già dalla prossima settimana partiranno incontri informativi e campagne di comunicazione rivolte alla cittadinanza, si potenzieranno percorsi formativi ad hoc per le polizie locali, l’associazionismo e il volontariato e proseguiranno campagne di informazione per 5600 aziende agricole. (r.cr.)
Foto d’archivio