Quattro imolesi aggrediti a Bologna, individuati i responsabili
Sono stati individuati i responsabili, due minorenni, che la sera del 3 febbraio di un anno fa aggredirono a rapinarono quattro giovani imolesi a Bologna, in via Montegrappa.
Tutto è iniziato alle 22.30 di quella sera, quando gli agenti del commissariato di via Mazzini sono intervenuti al pronto soccorso di Imola in seguito al ricovero di un ragazzo per lesioni multiple (anche da arma da taglio) derivanti da un’aggressione, che lo stesso dichiarava essere avvenuta qualche ora prima a Bologna, in via Montegrappa ad opera di un gruppo di ragazzi. Dalle prime dichiarazioni il ragazzo ricostruiva di essersi recato in visita sotto le Due Torri insieme a tre amici nell’intento di trascorrere il pomeriggio nel centro storico. Verso le ore 19.30, dopo aver consumato alcuni drink e mangiato qualcosa al McDonald’s di via Indipendenza, gli stessi avevano deciso di dirigersi verso la stazione per prendere il primo treno per Imola e tornare a casa. Durante il tragitto, percorrendo via Montegrappa in direzione via Marconi, notavano la presenza di due ragazzi e due ragazze seduti su una gradinata. Al loro passaggio, uno dei due ragazzi si avvicinava per chiedere una sigaretta, iniziando di fatto un breve scambio di battute con un atteggiamento provocatorio e litigioso, tanto da lasciar intendere ai ragazzi che avrebbero dovuto stare calmi «altrimenti avrebbe tirato fuori la lama».
A quel punto, però mentre i tre amici cercavano di sedare in modo bonario l’inaspettata reazione di quel ragazzo, quello rimasto seduto sui gradini avvisava telefonicamente altri ragazzi che di lì a poco giungevano in massa (circa una ventina), dando immediatamente inizio ad un pestaggio di gruppo in danno dei tre malcapitati, feriti con lesioni giudicate guaribili in 15, 7 e per l’ultimo in addirittura 60 gg, in quanto riportava una ferita da arma da taglio alla schiena ed altre lesioni al volto. Grazie alla visione delle telecamere che riprendevano non l’episodio dell’aggressione ma la fuga del gruppo, la visione dei social e dei tabulati telefonici, e a seguito dell’identificazione da parte delle vittime, la polizia ha identificato i due minorenni responsabili della prima aggressione. Su richiesta della Procura sono stati collocati presso una comunità. (da.be.)