Complesso sportivo «Ortignola» domani chiuso per protesta contro restrizioni e caro-bollette
Complesso sportivo Enrico Gualandi (Ortignola) chiuso per un giorno, domani, per rilanciare il grido di allarme dei gestori di impianti natatori a livello nazionale. E lavoratori “in presidio” davanti all’ingresso dell’impianto dalle 8:30 a mezzogiorno, il tradizionale orario di apertura domenicale del complesso. «Gli aumenti del prezzo dell’energia sono la tempesta perfetta, la ciliegina sulla torta di una situazione già decisamente complicata come la pandemia, la botta finale nella gestione degli impianti sportivi – ha commentato anche Paola Lanzon, presidente di Deai, la società di gestione dell’impianto Ortignola –. Lunedì mattina incontreremo l’Amministrazione comunale, anche per condividere possibili proposte concrete di intervento».
Per comprendere la portata dei costi energetici, «la nostra spesa storica è di 250/255.000 euro all’anno – entra nei particolari –. Se il trend attuale si mantiene, i conti sono presto fatti. Si arriva al doppio, se non a 600/700.000 euro». Fra emergenza sanitaria ed emergenza energetica, «è necessario interrogarsi sul futuro – conclude –. In questi due anni è cambiato tutto. Lo scenario di oggi non è assolutamente paragonabile con quello prima della pandemia. Per quanto tempo le conseguenze di questa situazione rimarranno anche quando l’attività sportiva dovesse ripartire normalmente?». (lu.ba.)
Nella foto: la conferenza stampa di oggi al complesso dell’Ortignola