Intervista a Rita Monticelli, professoressa di Patrick Zaki: «Fatto un primo passo, attesa per l’assoluzione»
«Patrick Zaki è uno studente egiziano, italiano, bolognese, europeo ed è un po’ tutte e tutti noi, per il suo impegno per i diritti civili, per i diritti umani, per la libertà». Rita Monticelli, professoressa dell’Università di Bologna e coordinatrice del master internazionale «Gemma» sugli studi di genere e delle donne, dove studiava Zaki, presenta così il suo studente durante l’inaugurazione della mostra che fino al 10 febbraio sarà esposta sotto i portici di Piazza Matteotti a Imola, con i volti di 50 prigionieri di coscienza.
Tra le illustrazioni di Gianluca Costantini c’è anche lo studente arrestato in Egitto il 7 febbraio 2020 e oggi in libertà provvisoria, in attesa dell’udienza che il 1° febbraio stabilirà se sarà assolto o condannato per le accuse mosse dal governo egiziano. «La scelta di metterci in campo come università per la sua liberazione è legata a diversi fattori – ha commentato Monticelli -. Abbiamo risposto all’appello umano di Patrick, un nostro studente imprigionato in Egitto. C’è stata poi una reazione umana e, per quanto mi riguarda, anche affettiva, perché siamo legati agli studenti e alle studentesse. E poi c’è la difesa della richiesta di giustizia per un nostro studente». (s.n.)
Nella foto: Rita Monticelli