Peste suina, cinghiali osservati speciali anche dai… droni
Non è una malattia che si trasmette all’uomo, non ci sono stati, finora, contagi nei suini in Emilia Romagna e, quindi, neanche a Imola o nel circondario. Queste le prime notizie da sottolineare sull’epidemia di peste suina che ha colpito, da inizio gennaio, alcune zone del Piemonte e della Liguria. La Regione Emilia Romagna ha già sospeso alcune forme di caccia al cinghiale nelle due province più a rischio, Piacenza e Parma, e ha «irrobustito» il livello dei controlli e dell’attenzione al territorio. Sull’Appennino bolognese e modenese, a Ronchidoso in comune di Gaggio Montano (Bo) e Iola di Montese (Mo), sono stati usati anche droni dotati di termocamere per rilevare la presenza di eventuali carcasse di animali. «In tutta la provincia di Bologna – sottolinea Geremia Dosa, dirigente veterinario e responsabile della Sanità animale per l’Ausl di Imola – è già da tempo a disposizione dei cittadini, per tutto il giorno e tutti i giorni, il numero di telefono 051 6092124, per segnalare il rinvenimento di un cinghiale morto o eventuali suoi resti». (lo.mi.)
L’intervista completa al veterinario Dosa e approfondimenti su modalità di contagio e sintomi su «sabato sera» del 27 gennaio
Nella foto: drone utilizzato sull’Appennino bolognese per intercettare cinghiali morti