Coronavirus, «Return to play»: 30 giorni di attesa ridotti a 7 per gli atleti non professionisti guariti
Il Ministero della Salute ha aggiornato il «return to play», cioè la ripresa delle attività agonistica per gli atleti non professionisti guariti dal Covid. Vengono ridotti drasticamente i tempi di attesa per i tesserati colpiti dal virus, che prima dovevano osservare un tempo raccomandato di 30 giorni dal momento della guarigione per accedere agli esami diagnostici necessari alla ripresa dell’attività.
Ora sono 7 giorni, per gli atleti sotto i 40 anni, con anamnesi negativa per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare e che abbiano ricevuto la terza dose, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti dal Covid, sempre nei 120 giorni precedenti.
I giorni da attendere diventano 14 per gli atleti sopra i 40 anni, per quelli con anamnesi positiva per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare e per gli altri che non abbiano ricevuto la dose «booster» o non siano guariti nei 120 giorni precedenti. Acquisita l’idoneità o l’attestazione di «Ritorno all’attività», l’atleta potrà riprendere gradualmente gli allenamenti e l’attività, sotto l’attento controllo del medico sociale o del responsabile sanitario della società sportiva. (r.s.)