Gessi dell’Appennino, la Regione dà il via all’iter della proposta di candidatura a Patrimonio Unesco
Ci sono anche i Gessi della Romagna orientale e la Vena del Gesso romagnola tra i sette siti delle dell’Appennino emiliano romagnolo proposti per la candidatura a Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. La Giunta regionale ieri ha dato il via libera alla proposta di candidatura, che verrà trasmessa al ministero della Transizione ecologica. Poi l’inoltro all’Organizzazione delle Nazioni Unite. Si tratta del punto di arrivo di un lungo percorso che vede la Regione capofila del progetto, ma che coinvolge numerosi enti locali, tra Comuni, Unioni di Comuni e Province, oltre a diversi Enti Parco e che ha visto le Federazione Speleologica dell’Emilia Romagna come primo proponente fin dal 2016.
Dal riconoscimento come bene Patrimonio mondiale dell’Umanità potrà derivare un’ulteriore, importante opportunità di valorizzazione. In particolare il 71% del territorio «cuore» della proposta è incluso in cinque aree protette: il Parco nazionale Appennino tosco emiliano, il Parco regionale Gessi bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, il Parco regionale Vena del Gesso romagnola, il Paesaggio protetto Collina Reggiana e la Riserva regionale di Onferno istituita nel 1991. (lo.mi.)
Nella foto (di Piero Lucci): la Vena del Gesso romagnola vista da Tossignano
….ahhhh….adesso capiamo l’importanza della sopraelevazione della discarica Tre Monti : serve per valorizzare l’impatto paesaggistico e consolidare maggiormente la ….candidatura all’UNESCO…..
Ci….sfugge la mancanza di Riolo Terme e Casola Valsenio tra i promotori……: è proprio vero che “al peggio non c’è mai fine”!….