Coronavirus, due giorni di open day vaccinale 5-11 anni. Troppi casi, Ausl: “Priorità isolare positivi e autoisolamento dei contatti”
Due giorni di open day vaccinale anti-Covid dedicati ai bambini a Imola. Domani 30 dicembre e venerdì 31 dicembre, a partire dalle ore 8.30 fino alle 13, i piccoli dai 5 anni compiuti agli 11 anni avranno libero accesso senza prenotazione per fare le prime dosi vaccinali. I posti a disposizione sono 65 per domani e 75 per il 31 dicembre, presso i locali della Pediatria di comunità presso l”ospedale vecchio in viale Amendola 8. All”accoglienza, come nel caso degli adulti, verrà fornito un numero progressivo ed un orario di massima di accesso. “Nel caso domani si presentino più candidati rispetto alle disponibilità, sarà consegnato loro il numero progressivo e l”orario in cui presentarsi il giorno successivo” precisano dall’Ausl.
I bambini potranno essere accompagnati da un solo genitore (o da un altro adulto con delega). La documentazione richiesta per le vaccinazioni dei minori è scaricabile dal sito aziendale al link https://www.ausl.imola.bo.it/Campagna_Vaccinale.
Intanto oggi il dato dei nuovi contagi registra un record assoluto in Emilia Romagna da inizio pandemia (4.134), nel circondario di Imola ci si attesta su 68 nuovi casi (19 fino a 14 anni, 14 dai 15 ai 24 anni, 17 tra i 25 e i 44 anni, 14 tra i 45 e i 64 anni e 4 dai 65 anni in su), un dato più o meno costante. Oggi è Modena la provincia in testa con 756 nuovi casi, seguita da Rimini (624) e Reggio Emilia (522). Ma è il dato complessivo regionale a fotografare un andamento dei contagi evidentemente senza alcun dubbio diverso dal passato e da affrontare quindi in modo diverso.
L’assessore alle Politiche della salute Raffaele Donini e coordinatore della Commissione sanità delle Regioni non ha dubbi: “La gestione dell”emergenza – scrive in una nota a latere della riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni – dato lo straordinario volume dei nuovi casi rende evidente la sproporzione che si è creata tra fabbisogno di tamponi, provvedimenti di isolamento, quarantene e attività di contact tracing, e le risorse di personale a nostra disposizione”. “Questa situazione impone a tutte le Regioni di ottimizzare e finalizzare al meglio tutte le azioni di contrasto alla pandemia, gestione dei casi e vaccinazione”.
Tradotto, visti questi numeri pensare di arginare la diffusione del virus con il tracciamento e a seguire i tamponi oramai è tempo perso, ora occorre ridurre prima possibile i contatti per limitare i contagi. Da qui la decisione della Regione che ieri ha dato il via libera ai tamponi rapidi per accertare le positività. Mentre oggi l’Ausl di Imola comunica che “la priorità del Dipartimento di sanità pubblica è oggi quella di isolare quanto prima i positivi confermati, confidando che i contatti stretti di autoisolino in attesa del provvedimento di quarantena”.
“Nonostante i dati ospedalieri in proporzione non stiano seguendo la stessa intensità dei contagi – ha aggiunto Donini – e siano di gran lunga inferiori persino ai ricoveri registrati durante i picchi pandemici precedenti, assistiamo comunque ad un costante aumento delle pressione nei reparti Covid e, in misura minore, nelle terapie intensive, occupate peraltro al 75% da persone non vaccinate”. Le percentuali di occupazione dei letti sono del 14,49% (1305) nei reparti ordinari Covid (soglia critica 15%) e del 12,7% (113) nelle terapie intensive (10%).
Ad oggi restano 8 i cittadini del circondario in Terapia intensiva, di cui 4 a Imola, mentre sono 10 (+1) le persone sono ricoverate nel reparto Covid Medicina B di Imola e 6 (+1) all”OsCo di Castel San Pietro. (l.a.)