L’Italia è al penultimo posto in Europa per fondi all”editoria
I presidenti di Alleanza per le cooperative italiane, settore cultura ed editoria, Giovanna Barni, della Federazione Italiana Liberi Editori Roberto Paolo e della Federazione Italiana Settimanali Cattolici Chiara Genisio hanno espresso grande apprezzamento per lo studio presentato ieri a Roma dal Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dal titolo «Il sostegno all’editoria nei principali Paesi d’Europa».
«Si tratta di un’analisi dettagliata e approfondita che, come sottolineato dal Capo Dipartimento Ferruccio Sepe e dal Sottosegretario Giuseppe Moles, sfata una volta per tutte la fake news circolata insistentemente negli ultimi dieci anni secondo cui l’Italia sarebbe l’unico Paese a sostenere l’editoria con i soldi pubblici – si legge in una nota -. Viceversa, i dati della ricerca mettono in luce come l’Italia investa ancora troppo poco in questo settore vitale per la democrazia, e con i suoi 88 milioni di euro l’anno si colloca al penultimo posto dei Paesi Europei».
Le tre associazioni, congratulandosi con il Dipartimento e il sottosegretario «per il difficile lavoro compiuto», auspicano che «si proceda ora rapidamente ad abolire la norma voluta dal primo Governo Conte che prevede l’abolizione dei contributi all’editoria a partire dal 2023». (r.cr.)