Fibra di carbonio, a Imola il primo impianto in Italia che la rigenera
Nuova vita agli scarti in fibra di carbonio. È l’innovativo progetto che vede protagonisti la divisione Energia della Curti Costruzioni Meccaniche, il dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna ed HerAmbiente, che a Imola, accanto alla centrale di cogenerazione di via Casalegno, all’interno di un capannone già esistente, realizzerà il primo impianto in Italia in grado di rigenerare la fibra di carbonio.
HerAmbiente ha già presentato alla Regione la richiesta di Autorizzazione unica ambientale (Aua), mentre il parere sulle necessarie varianti al piano strutturale comunale (Psc) e al regolamento urbanistico edilizio (Rue) era all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 16 dicembre scorso.
«Abbiamo messo a punto un sistema che consente di ottenere dagli scarti di lavorazione o dalla materia prima scaduta una fibra rigenerata che praticamente ha le stesse proprietà meccaniche di quella nuova – spiega Alessandro Curti, amministratore delegato della Curti Costruzioni Meccaniche -. Si tratta di un processo non inquinante e che non richiede reagenti chimici. Se l’iter autorizzativo procederà senza intoppi, l’obiettivo è arrivare a mettere in funzione l’impianto tra il primo e il secondo semestre del 2023». (lo.mi.)
Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 16 dicembre
Nella foto: il capannone Hera in via Casalegno in cui è prevista la realizzazione dell’impianto di recupero della fibra di carbonio