Coronavirus, tre militari per il tracciamento promessi a Imola. Donini (Rer): “Vaccinare i bambini. Importante più adesioni”
Sono in arrivo tre militari anche a Imola per dare una mano ai sanitari per tracciamento e vaccinazioni. Si tratta delle 120 unità di personale che l”Emilia Romagna ha chiesto alla Struttura commissariale per l”Emergenza. Per il momento, però, la disponibilità confermata dalla struttura guidata dal Commissario Figliuolo è solo per 8 militari, oltre ai tre promessi all’Ausl di Imola se ne attendono altrettanti per l’Ausl di Bologna e due per l’Ausl Romagna. Questo è quanto comunicato ieri dalla Regione.
L’obiettivo è potenziare il sistema del tracciamento nella scuola per garantire lezioni in presenza. Ma sembrano davvero pochi visto il gran numero di nuovi casi. E” ben vero che manca solo una settimana all”avvio delle vacanze di Natale e nel circondario di Imola i numeri rimangono contenuti, ma su Bologna e in generale nel resto dell”Emilia Romagna la situazione è molto più complicata. E a livello nazionale preoccupa quanto sta accadendo in altri Paesi europei con il dilagare della variante Omicron più contagiosa tanto che le voci di possibili ulteriori restrizioni sono sempre più insistenti. Intanto il Comune di Bologna ha annullato la festa di Capodanno in piazza.
Dai primi di gennaio, inoltre, la Regione ha garantito che assumerà anche personale in deroga al blocco deciso nell’ambito del confronto con il Governo, per rafforzare la rete dei sanitari impegnati a seguire la catena dei possibili contagi, stessa cosa per il personale impegnato nella campagna vaccinale per le terze dosi e i bambini 5-11 anni.
Vaccinazioni che proseguono a pieno ritmo nel territorio del circondario imolese. Sia nell”hub dell”Osservanza che nel Padiglione 12 ex Lolli a Imola, sia nella Casa della Salute di Castel San Pietro. Poi ci sono le prime somministrazioni (alcune decine tra fragili e non) per i più piccoli; le Aziende sanitarie hanno concentratoe gli appuntamenti fuori dagli orari scolastici, per evitare disagi alle famiglie). “Procedere in maniera rapida ed efficace con le vaccinazioni per i giovanissimi è fondamentale” afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “Abbiamo avuto buone risposte iniziali per quanto riguarda le prenotazioni, ma adesso è importante che le adesioni crescano” ammette l”assessore confermando la sensazione che le famiglie siano ancora titubanti a far vaccinare il più piccoli.
Forse a sciogliere i timorei darà una mano l”accordo siglato con i medici di medicina generale che vedrà partire nei prossimi giorni le prenotazioni nel nostro circondario per le somministrazioni presso le Case della salute, dalla vallata a Medicina, così come l”analogo accordo con i pediatri.
Nonostante il gran numero di nuove positività, l”Emilia Romagna rimane zona bianca anche per questa settimana grazie al fatto che i ricoveri ordinari sono ancora sotto la soglia di rischio, quindi i casi gravi. “I numeri dimostrano la grande efficacia dei vaccini – ha rimarcato Donini con una nota -. Negli ultimi giorni abbiamo registrato un numero maggiore di positivi rispetto a un anno fa, ma molti meno ricoveri e decessi, e allora fossero in vigore misure restrittive, mentre oggi le attività economiche sono aperte e la socialità possibile”.
Negli ultimi due giorni i i nuovi casi di positività al Coronavirus riscontrati in Emilia Romagna sono stati 2.500 (oggi 445 nel Bolognese e 53 a Imola, seguono Reggio Emilia 420, Modena 353 e Rimini 308). Meno della metà dei nuovi positivi sono asintomatici e l”età media è di 39 anni. I casi attivi sono oltre 41mila, con il 97% in isolamento domiciliare, perché non necessitano di particolari cure. Si contano però 16 vittime, di età compresa fra i 59 (una donna di Ravenna) e i 90 anni, i ricoverati in terapia intensiva sono attualmente 103 di cui 6 dell”Imolese; nei reparti Covid ordinari sono ricoverate 1.032 persone. (l.a.)
Nella foto vaccinazioni nel Padiglione 12 a Imola (Isolapress)