Giobbe Covatta stasera in scena al Cassero, l’intervista tra ambiente e ironia
Ambiente e cambiamenti climatici sono un tema drammaticamente all’ordine del giorno. Ma anche un argomento così serio si può affrontare con il sorriso sulle labbra, come dimostra lo spettacolo dal titolo «6°», sintetico ma emblematico, che Giobbe Covatta mette in scena stasera (ore 20.30) al Cassero di Castel San Pietro, offerto dalla Bcc Romagna Occidentale (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al 393/0692223). Comico, scrittore, commediografo, Covatta, per anni impegnato sia per il sostegno alle popolazioni africane sia politicamente con i Verdi, a teatro affronta il problema del surriscalda- mento del pianeta attraverso bizzarri personaggi: i sopravvissuti ad una catastrofe che ha distrutto la Terra quando sono stati raggiunti i sei gradi in più del non ritorno, i nostri discendenti.
Un testo comico che fa riflettere, come spesso succede nei suoi lavori.
«Vorrei ridimensionare questo ruolo… – esordisce scherzando Giobbe, raggiunto telefonicamente -. Non è che “scrivo spettacoli per far riflettere”, gli spettatori pagano il biglietto per ridere, non per sentire un comizio! Però racconto cose che mi stanno a cuore e se qualcuno, oltre a divertirsi come spero, trova in quello che dico qualcosa che lo incuriosisce, un argomento che gli vien voglia di approfondire, sono contento. Mi definisco “un divulgatore laureato al Cepu…”». (f.v.)
L’intervista su «sabato sera» in edicola.
Nella foto: Giobbe Covatta