Patrick Zaki sarà rilasciato, il plauso del sindaco di Imola che gli ha conferito la cittadinanza onoraria
«Non è ancora stato definitivamente assolto dalle accuse e ci saranno altre udienze, ma intanto quello di oggi è un grande passo in avanti verso la giustizia». Così il sindaco di Imola Marco Panieri ha commentato la notizia dell’imminente rilascio di Patrick Zaki dopo 22 mesi di detenzione.
Il ricercatore e attivista che studiava all’Università di Bologna era stato arrestato tra 6 e il 7 febbraio 2020 in Egitto perché accusato dal governo egiziano di diffondere notizie false attraverso i suoi canali social, attentare alla sicurezza nazionale e di istigare al rovesciamento del governo e della Costituzione. A Bologna Zaki frequentava un Master in Studi di genere ed era immatricolato all’Università di Granada nel Master Erasmus Mundus, con una borsa di studio dell’Unione Europea per frequentare il Master Gemma coordinato dall’Università spagnola.
Lo scorso luglio anche Imola, analogamente a molti altri Comuni della Città metropolitana tra cui Bologna, gli ha conferito la cittadinanza onoraria «riconoscendo nella sua figura quei valori di libertà di studio, di libertà di pensiero e di libertà alla partecipazione pubblica propri di questo territorio e delle istituzioni che lo rappresentano» queste le motivazioni.
Anche il gruppo consiliare Imola coraggiosa esprime soddisfazione per la notizia. «Siamo stati i primi firmatari di un ordine del giorno, poi approvato in Consiglio comunale, in cui si chiedeva di conferire la cittadinanza onoraria della nostra città a Patrick Zaki – sottolinea il capogruppo Filippo Samachini -. Per noi, quindi, oggi è una giornata importante. La scarcerazione è un deciso passo avanti, ma la lotta non è finita, perché Patrick, per ora, è stato scarcerato ma non assolto dalle accuse. Per questo motivo andremo avanti con le mobilitazioni e le iniziative fino alla sua assoluzione e piena libertà». (lo.mi.)