Grazie Negro è tornata, Carlo Lucarelli «fa scappare» l’Iguana nel suo nuovo thriller
Grazia Negro è tornata. La poliziotta nata nel 1994 dalla penna di Carlo Lucarelli, nel romanzo Lupo Mannaro, e le cui storie hanno accompagnato il lettore fino al 2013 quando uscì Il sogno di volare (in realtà, è stata protagonista anche di un racconto pubblicato in una raccolta nel 2014), è di nuovo in libreria con una storia avvincente e «claustrofobica» (così la definisce il suo autore): Léon, uscito il 16 novembre per Einaudi Stile Libero Big. Grazia è in ospedale, ha partorito, è stordita e felice, ma… non sarebbe un romanzo crime se non ci fosse un «ma»: improvvisamente lei e le sue gemelle nella culla vengono portate via dalla stanza, messe sotto custodia, portate in un luogo segreto. Dalla struttura psichiatrica in cui era detenuto è scappato l’Iguana, il serial killer al centro di Almost Blue, che Grazia aveva arrestato.
A volte ritornano, quindi. Anzi, spesso. E con Grazia Negro riporti anche l’Iguana, che «fai scappare».
«Avevo appena finito l’ultima storia con il commissario De Luca e mi è tornato in mente che avevo dei conti aperti con Grazia Negro – racconta lo scrittore di Mordano -, in particolare sarebbe stato interessante esplorare tutta la situazione della maternità, ma erano solo tante idee vaghe da mettere in ordine. Poi è arrivata una canzone. Ho sentito un gruppo a X Factor, i Melancholia, con la canzone Léon che poi è diventato anche il titolo del romanzo e fa da rivelazione dell’anima, e ho capito di aver trovato la follia che volevo raccontare!». (s.f.)
L’intervista su «sabato sera» del 18 novembre.
Nella foto: Carlo Lucarelli e la copertina del nuovo libro