Ddl Zan, il senatore Pd Manca: «Il centro destra con il voto segreto ha scelto il passato»
Non si sono ancora placate le polemiche per il blocco dell’iter del ddl Zan, il disegno di legge contro l’omotransfobia. Ieri l’Aula del Senato ha affossato l’esame degli articoli ed emendamenti votando (segretamente) a favore della cosiddetta «tagliola», chiesta da Lega e FdI. A favore, 154 senatori, 131 i contrari e due astenuti.
A commentare quanto accaduto anche il senatore Daniele Manca. «Allargare diritti, contrastare discriminazioni è nel dna del Pd, era nel testo approvato alla Camera – si legge sulla sua pagina Facebook -. Anche dopo la sconfitta sul ddl Zan dobbiamo lavorare per garantire all”italia una buona legge, lo dobbiamo ai tanti giovani che in questi mesi ci hanno sollecitato ad andare avanti. Il centro destra, utilizzando il voto segreto, ha scelto il passato, un’ideologia che non ammette differenze nell’ orientamento sensuale, nell’identità di genere; non vogliono contrastare nei fatti insostenibili discriminazioni che indeboliscono il senso di appartenenza alla nostra comunità nazionale. E” nostro il compito nel dimostrare che il Parlamento sceglie il futuro. È inaccettabile che nel nostro paese perseverino discriminazioni, contrapposizioni su elementari diritti di cittadinanza e sull”identità di genere. Si definisca un testo ed eventuali proposte per allargare il consenso e la condivisione. Una proposta al posto di inutili contrapposizioni interne. Il gruppo del Pd al Senato era unito, compatto e lo è stato anche nel voto. Guai ad attivare la ricerca di eventuali nemici in casa. Semmai si prenda atto che sui diritti e sulle riforme occorre lavorare ogni giorno per allargare condivisione e consenso». (r.cr.)