«Mettiamo radici per il futuro», all’outlet di Castel Guelfo cerimonia con il presidente Bonaccini per la messa a dimora di oltre 700 alberi e arbusti
L’outlet di Castel Guelfo si arricchisce di oltre 700 nuovi alberi e arbusti. Infatti Neinver, la società di gestione di Castel Guelfo The Style Outlets, ha aderito al progetto «Mettiamo radici per il futuro» della Regione Emilia Romagna, che prevede la piantumazione di 4,5 milioni di alberi, uno per ogni abitante della Regione, messe a disposizione gratuitamente dall’ente di viale Aldo Moro.
Questa mattina Neinver ha ultimato la piantumazione di 20 alberi e 720 giovani piante arbustive nel parcheggio del centro (lato via della Concia). Ad affiancare il management della società nella piantumazione dell’ultimo albero, sono intervenuti il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco di Castel Guelfo Claudio Franceschi e la sua vice Anna Venturini.
«Si tratta di un segnale concreto che si inserisce nell’idea di ecosostenibilità e riconversione ecologica che è al centro del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima e anche del Pnrr – ha ricordato Bonaccini durante la cerimonia -. Nei nostri intenti c’era anche la speranza che fosse un impulso ai cittadini e alle realtà produttive a percorrere questa strada insieme a noi. Nel primo anno di questo progetto sono già oltre 600 mila le piante chieste da aziende, scuole, associazioni, Comuni e privati. Ne siamo molto orgogliosi».
«Poter partecipare a questo progetto è stato un onore per noi – ha aggiunto Luca Piccolo, center manager di Castel Guelfo The Style Outlets – Siamo grati alla Regione per questa iniziativa che ben si sposa con il nostro impegno per la sostenibilità che include, tra le altre cose, l’installazione di 4 mila pannelli fotovoltaici nel parcheggio e l’illuminazione a led che ci consente di ridurre dell’80% i consumi elettrici». (gi.gi.)
Nella foto: da sinistra, Luca Piccolo, Anna Venturini, Stefano Bonaccini, Claudio Franceschi
“La quiete dopo la tempesta”…., ma insufficiente se non si interviene sulle conseguenze negative del sistema produttivo e la costante logica della cementificazione del terreno agricolo. Solo così la politica potrà essere credibile sulla volontà di rimediare a scelte che hanno procurato gravi danni all’ambiente.