Elezioni Castel del Rio, Baldazzi dopo la vittoria: «Risultato soddisfacente». E l’avversario Morotti: «Opposizione senza barricate»
«È stato un risultato soddisfacente. Mi fa piacere soprattutto che i due candidati più votati siano stati i più giovani, Davide Righini e Annamaria Mazzini. Ad entrambi ho già proposto di diventare assessori e hanno accettato». Così Alberto Baldazzi, appena rieletto sindaco di Castel del Rio per la terza volta con quasi l’80% dei voti, commenta il responso delle urne. La notizia, però, è il calo dell’affluenza, superiore a quello registrato praticamente in tutta Italia. «C’è disaffezione e disimpegno – continua Baldazzi -, complice il tema Covid che ha generato disagio tra gli italiani. La politica deve recuperare un’attenzione verso le questioni che importano i cittadini, bisogna dare un senso alla democrazia elettiva e spostare il potere effettivo dalla sanità di nuovo alla politica». Il sindaco rieletto spende anche qualche parola per il suo avversario, Fabio Morotti, che si è fermato al 20,79%: «Onore ai vinti per il fair play dimostrato in campagna elettorale e per il coraggio di presentare una lista in così breve tempo».
Dal canto suo, il candidato del centrodestra non nasconde la delusione per il risultato. «Speravo meglio, puntavo almeno al 25% – ammette Morotti -. Purtroppo non è andato a votare nemmeno uno in più di quelli che avevo calcolato». Per l’esponente della Lega, però, il 2016 non si conta. «Noi non c’eravamo cinque anni fa, per noi è stato tutto in salita, una parte del paese non è stata rappresentata negli ultimi anni», sostiene. E a chi non è andato a votare dice: «L’elettore ha sempre ragione, ma chi non ha voluto votare si assumerà le responsabilità, non so che motivazioni possa avere chi sta a casa». Morotti ricambia la cortesia di Baldazzi: «Io e Alberto ci conosciamo bene, non ho voluto impostare la campagna elettorale in modo aggressivo, l’unico fine che avevamo era migliorare il nostro paese». Per questo, conclude, «faremo opposizione senza barricate. Abbiamo vedute politiche diverse, ma non buttiamo giù ponti né chiudiamo portoni». (mi.ta.)
Approfondimenti su «sabato sera» del 7 ottobre.
Nella foto (Isolapress): Alberto Baldazzi dopo la vittoria