Aggressione razzista a Imola, vittima un’attivista dell‘associazione Trama di Terre
Questa mattina a Imola una attivista, socia e consigliera del direttivo di Trama di Terre, mentre si dirigeva in piazza Caduti per la Libertà per partecipare al presidio di solidarietà «Con le donne afghane» è stata aggredita sia verbalmente che fisicamente per il colore della sua pelle da un uomo violento. «Quando la nostra compagna nell’esercizio del suo diritto, ha risposto alle aggressioni verbali dicendogli “così mi offende” – fanno sapere da Trama di Terre – l’uomo l’ha aggredita fisicamente nel tentativo, tutt’altro che simbolico, di cacciarla via da questo territorio ovvero dalla città di Imola. Questa aggressione in una piazza pubblica, alle 11 di mattina, sotto l’orologio, in mezzo alla gente, la dice lunga sulle difficoltà e le aggressioni che le donne vivono quotidianamente da parte di uomini violenti e razzisti e che noi, come Trama di Terre, quotidianamente denunciamo e affrontiamo, ma soprattutto sul senso di impunità sul quale gli aggressori contano visto che pare si sentano quasi legittimati ad agire in questo modo contando sul clima di odio e di razzismo che ha infestato anche questo territorio. La donna che ha subito questa vile aggressione era in compagnia di due delle sue figlie, di 7 e 3 anni, che si sono spaventate fino alle lacrime nel vedere la loro mamma aggredita in quel modo. Fortunatamente tutti i presenti in piazza hanno contribuito a tranquillizzare le bimbe e ad accompagnare la donna al pronto soccorso in attesa di sporgere denuncia per l’accaduto».
Dopo i fatti, l’associazione Trama di Terre ha spiegato che «non vogliamo che questo episodio venga derubricato a mero atto di un folle, di uno squilibrato. Pensiamo che atti come questi, che in Italia si susseguono ormai frequentemente tanto da coinvolgere anche una città come Imola, che si è sempre detta antifascista e rispettosa dei diritti di tutti, debba far scattare l’ennesimo campanello d’allarme. Quando parliamo di razzismo o violenze si tende a pensare che siano questioni lontane da noi. Noi, donne di Trama di Terre, siamo qui a dire ancora una volta, attenzione. Siamo tutti coinvolti e responsabili». (r.cr.)
Veramente le cose non sono assolutamente andate così. Chiedete ai carabinieri , che sono intervenuti