A Imola nasce l’Officina digitale, scuole e imprese insieme per coordinare i Laboratori territoriali per l’occupabilità
Si è svolta ieri a Imola la prima assemblea dei soci di Officina digitale, nuova società consortile che si occuperà di agevolare il coordinamento tra realtà scolastiche e mondo imprenditoriale. Ne fanno parte 14 soci, di cui 12 aziende e due istituti di istruzione superiore (Alberghetti e Scarabelli-Ghini). A siglare l’avvio della nuova società la presenza nella prima assemblea sociale del Sindaco di Imola Marco Panieri e dell’assessore alle Attività produttive Pierangelo Raffini.
L’assemblea dei soci ha anche ratificato il nuovo Consiglio di amministrazione, composto da Tonino Ferri (presidente in rappresentanza di Sacmi Imola), Marco Gasparri (vicepresidente e ad Aepi), e i consiglieri Claudio Fedrigo (Cefla), Alessandro Curti (Curti Costruzioni meccaniche), Fabio Poli (Antreem) e Vanna Monducci (in rappresentanza degli Istituti superiori), Davide Baroncini (direttore generale). «Officina Digitale – dichiara il neopresidente Tonino Ferri – nasce su tre pilastri: coordinare i nuovi Laboratori territoriali per l’occupabilità (Lto), valorizzare la cultura dell’innovazione a partire dagli studenti delle scuole superiori, favorendo la nascita e l’attrattività del territorio attraverso l’incubazione di start-up e rendere maggiormente fruibili le opportunità formative già presenti sul territorio, come l’Università e gli Istituti di formazione superiore».
Nella foto: i componenti di Officina digitale