Autodromo e inquinamento, la tesi di Ludovico spiega come valutare le emissioni delle gare
Nei giorni scorsi, Ludovico Galli, un giovane di Castiglione dei Pepoli, ha discusso la sua tesi di laurea magistrale in ingegneria civile all’Università di Bologna. Fin qui nulla di strano, il titolo però era «Valutazione della sostenibilità ambientale di un autodromo: proposta metodologica per l’autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola». L’obiettivo valutare le emissioni di CO2 generate dalle principali attività motoristiche che l’Autodromo ha ospitato nel 2020, con particolare attenzione al Gran Premio di Formula 1, in modo da valutare l’inquinamento anche su tutto il territorio imolese.
«La tesi è stata sviluppata in collaborazione con il Comune di Imola, presso il quale ho svolto l’attività di tirocinio, e con l’Autodromo» spiega il neolaureato, da sempre appassionato di motori. «Siamo arrivati alla definizione di una prima proposta metodologica per la valutazione della sostenibilità ambientale di un Autodromo» aggiunge Andrea Simone, direttore del Master internazionale di II livello dal titolo Sustainable and integrated mobility in urban regions e relatore della tesi. A Galli sono arrivate le congratulazioni dell’Amministrazione comunale, dell’Autodromo e della Fia. Proprio Luigi Di Matteo della Federazione internazionale dell’automobile ha detto: «La tesi ha posto l”attenzione sui possibili interventi di mitigazione dell”impatto delle gare automobilistiche. Auspico ulteriori collaborazioni tra mondo accademico ed autodromi, per un percorso verso una sostenibilità, supportata da valutazioni scientifiche». (c.gam.)
Nella foto: Ludovico Galli
Conclusioni???……
Ci par di capire che i collaboratori della tesi sono proprio i soggetti…. “giusti”…..un po’ come quando si chiedeva se il fumo causava il cancro agli scienziati a libro paga dei produttori di sigarette…… il che lascia presagire qualcosa di unilaterale…..