Bombe a mano e proiettili in garage, 71enne patteggia 10 mesi di carcere
Lo scorso 2 febbraio era stato arrestato per detenzione di armi da guerra e munizioni per armi comuni da sparo, dopo che la polizia aveva rinvenuto nel suo garage un vero e proprio arsenale, tra bombe a mano, reperti della Seconda guerra mondiale e munizioni da caccia arrugginite, verosimilmente il risultato di ricerche accurate nelle campagne con il metal detector. Nei giorni scorsi, difeso dagli avvocati Alberto Padovani e Carlo Machirelli, il 71enne imolese, privo di una normale licenza per armi da fuoco, ha così patteggiato 10 mesi di carcere e 1.400 euro di multa. «Siamo soddisfatti ed essendo la pena sospesa – fa sapere Padovani – il mio assistito non dovrà scontare nemmeno un giorno di prigione o altra misura cautelare, tantomeno pagare alcuna somma di denaro. A patto, però, che per i prossimi cinque anni non compia lo stesso reato o della stessa specie».
Già, comunque, in sede di convalida il gip aveva creduto attendibile la versione dell’indagato, il quale aveva ammesso la leggerezza ma allo stesso tempo che non voleva fare del male a nessuno, tanto da rimetterlo in stato di libertà dopo un solo giorno di carcere perché «non c’era pericolo di fuga, inquinamento delle prove o reiterazione del reato» spiega il legale. Gli agenti del commissariato di via Mazzini arrivarono al 71enne attraverso un’indagine parallela e scoprirono, nascosta in garage, anche una bomba a mano MK2 potenzialmente funzionalmente ma in cattivo stato di conservazione. In cantina, invece, i poliziotti rinvenirono un‘altra bomba M36 priva di materiale esplosivo, cartucce da caccia calibro 20, tre proiettili da guerra e diverse altre munizioni. Tutti oggetti che, per legge, non è possibile conservare nemmeno per un appassionato collezionista di materiale bellico. (da.be.)
Nella foto: il commissariato di polizia di Imola