Lotta biologica alla cimice asiatica, 22mila vespe samurai «lanciate» in Emilia-Romagna
La vespa samurai continua il suo volo per raggiungere le uova della cimice asiatica e bloccarne la proliferazione. Un alleato prezioso delle coltivazioni ortofrutticole emiliano-romagnole duramente danneggiate negli anni scorsi dalla cimice asiatica.
A un anno dall’immissione della vespa samurai sul territorio regionale, è stato approvato dal ministero della Transizione ecologica il nuovo piano nazionale di controllo biologico 2021 che interessa cinque Regioni: oltre all’Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e le due province autonome di Trento e Bolzano. Nella nostra regione sono previsti 200 nuovi lanci (30 nel bolognese) in 100 siti, due lanci per ogni sito, individuati nei corridoi ecologici (siepi, aree verdi, boschetti, ecc) limitrofi alle zone frutticole, per un totale di 22mila vespe samurai immesse nell’ambiente.
Nel periodo fra giugno-luglio 2020 sono stati effettuati due lanci in 300 siti regionali. In termini numerici, gli esiti 2020 del programma nazionale sono riassumibili in due dati: le ovature parassitizzate (parzialmente o totalmente) da vespa samurai sono state l’8,1% di quelle raccolte, ma se si considerano anche tutti gli altri parassitoidi naturali la percentuale sale al 38,7%. (c.gam.)