Coronavirus, l’Ausl chiama 400 over 60 e propone il cambio col monodose Johnson&Johnson
Per velocizzare la copertura vaccinale dei cittadini con più di 60 anni, l’Ausl di Imola ha richiamato telefonicamente circa 400 persone che erano prenotate per la prima dose di AstraZeneca tra luglio e agosto per proporre la vaccinazione con il monodose Johnson&Johnson. Così con una sola puntura si è a posto. Chi preferiva mantenere la data dell”appuntamento poteva farlo.
Nel frattempo, sempre in questi giorni sono state programmati anche gli oltre 6000 appuntamenti per coloro che dovevano ricevere la seconda dose con Pfizer, Moderna o AstraZeneca. “Restano meno di 200 gli appuntamenti non ancora inseriti che lo saranno nell”arco della prossima settimana” assicurano dall’Ausl.
I tagli nelle consegne dei vaccini di giugno-luglio rendono molto complicata la situazione (nonostante la riduzione sia stata del 5% e non il temuto 25%). Sono in totale 109.689 le vaccinazioni fatte da inizio campagna nel circondario imolese, un terzo sono seconde dosi.
La corsa per battere sul tempo la temuta diffusione della variante delta-indiana (ancor più contagiosa dell’alpha-inglese) prevede di vaccinare quanta più gente possibile – in particolare le fasce più a rischio, cioè gli over 60 -. Ma non basta. Ad oggi, il Centro europeo di controllo delle malattie infettive ha detto che ci sono pericoli per la salute per coloro che non hanno completato il ciclo, quindi il richiamo nel caso dei sieri Pfizer, Moderna o AstraZeneca.
“C”è scarsità di dosi rispetto a quanto immaginavamo”. Ha confermato oggi il presidente dell”Emilia Romagna Stefano Bonaccini all’Ansa. “Stiamo andando già verso il milione e mezzo di vaccinati definitivamente in Emilia Romagna – ha aggiunto – prima del previsto”. Ma adesso “abbiamo alcune centinaia di migliaia, soprattutto tra i 12 e 39 anni, che sono prenotati”, e dato che non è possibile “rimandare quelli che devono fare la seconda dose, bisogna fare attenzione”.
La Regione si sta organizzando per capire cosa fare nel caso mancassero delle dosi e sta pensando ad uno stop alle prenotazioni fino al 15 agosto per la fascia che va tra i 20 e i 59 anni.
Nel frattempo il quadro della situazione epidemiologica continua ad essere stabile e incoraggiante. Nel circondario di Imola per il quarto giorno consecutivo non si registrano nuovi casi positivi su circa 500 test tra molecolari e antigenici rapidi. I guariti sono 5 e i casi attivi appena 41.
In tutta l”Emilia Romagna i casi attivi sono 2.707, purtroppo si registrano due decessi oggi, entrambi in provincia di Bologna: una donna di 91 e un uomo di 60. I pazienti ricoverati però sono appena 22 in terapia intensiva e 175 negli altri reparti Covid. (l.a.)