Terremerse, bilancio da 179 milioni di euro con la «sorpresa» del comparto carni
Fatturato in crescita per Terremerse, la cooperativa multifiliera agroalimentare, che chiude il 2020 con un bilancio consolidato di 179 milioni di euro. I risultati positivi sono stati ottenuti «grazie ad azioni che partono da lontano – spiega l’azienda – da scelte strategiche che la cooperativa ha messo in atto negli anni passati».
Ma nel 2020 c’è stata anche la «sorpresa» del comparto carni, con il forte incremento delle quantità vendute (+17%) e la contemporanea crescita delle marginalità, effetto anche delle restrizioni legate alla pandemia che hanno incentivato i consumi domestici. «Il flusso di cassa prodotto nel 2020 – commenta il direttore generale, Emilio Sabatini – ha consentito di abbattere il debito finanziario per oltre 8 milioni di euro».
Per gli altri settori di attività, si registra il forte miglioramento del settore cereali, la conferma dell’eccellente performance delle agroforniture, il solido equilibrio dell’ortofrutta, con la novità del Progetto nocciolo. «Un fattore che ci preme sottolineare e sul quale abbiamo fortemente lavorato nel corso del 2020 è il successo dell’operazione Pempacorer – sottolinea il presidente, Marco Casalini -. Abbiamo integrato la nostra Organizzazione di produttori (Op), sia come struttura operativa sia come base sociale. Questo ha una valenza strategica straordinaria per Terremerse, rendendola un’azienda unica in Italia nel suo genere (multifiliera e con una propria sezione Op), che nel 2021 produrrà un fatturato di oltre 220 milioni di euro». (lo.mi.)
Nella foto: da sinistra, il presidente di Terremerse, Marco Casalini, e il direttore generale, Emilio Sabatini