Tari 2021, a Imola oltre 1,1 milioni di euro di ristori per le imprese colpite dal Covid
Oltre 1,1 milioni di euro di ristori sulla Tari 2021 per tutte le attività colpite dalle chiusure causa emergenza Covid. Lo ha deciso il Comune di Imola. «Si tratta – spiega Fabrizio Castellari, vicesindaco e assessore al Bilancio – di risorse provenienti dal Governo, attese e doverose, di un buon sostegno al sistema delle imprese e alle attività colpite. È un dato molto positivo, perché sgraverà in maniera significativa il tributo Tari per tutto il 2021».
Il perimetro dei ristori è quello definito dai codici Ateco fissati dal Governo per le attività chiuse totalmente o in modo significativo in questa prima parte del 2021: attività alberghiere, della ristorazione, bar e tutto il comparto della somministrazione di alimenti e bevande, palestre, piscine, wedding, acconciatura ed estetica, scuole convenzionate e doposcuola e diverse altre categorie. Per le attività rimaste chiuse totalmente è previsto il contributo al 100% della quota variabile della Tari (la quota variabile vale circa il 70% della Tari totale) e al 70% per quelle chiuse parzialmente.
Per le imprese il Comune ha inoltre deciso di posticipare la rata di giugno a settembre e di suddividerla in due rate con scadenza al 30 settembre e 2 dicembre. «Questi ristori – sottolinea l’assessore alle Attività produttive, Pierangelo Raffini – vanno ad aggiungersi alla gratuità della Cosap garantita da noi a prescindere dai termini del Dpcm, fino al 31 dicembre e agli sconti importanti già deliberati per tutte le aziende e associazioni che sono in affitto in locali comunali. Pensiamo di mettere in campo altre iniziative nei prossimi mesi. Stiamo lavorando molto in tal senso anche per poter presentare alla città la nostra visione progettuale a lungo periodo e riportare imprese e nuovo lavoro sul territorio». (lo.mi.)
Nella foto: da sinistra, Fabrizio Castellari e Pierangelo Raffini