Coronavirus, 7 nuovi positivi per Imola. Primo caso di variante indiana a Medicina. “Per ora non ci preoccupa. Spingiamo sulle vaccinazioni”
Sono 7 i nuovi positivi oggi, su quasi 700 test tra molecolari e antigenici rapidi refertati dall’Ausl di Imola. I guariti sono 5, i casi attivi 225. I ricoveri internistici rimangono solo 3, scendono a 7 (-1) i ricoveri in terapia intensiva (2 ad Imola). Dei nuovi casi, 2 sono asintomatici individuati tutti tramite tracciamento; 2 sono nella fascia 25-44 anni, 4 nella fascia di età 45-64 anni e uno ha più di 65 anni.
Nel resto dell’Emilia Romagna sono 412 i nuovi casi di Coronavirus individuati su quasi 21.800 tamponi. Si contano ancora sette morti, tutti nel Bolognese, di età compresa fra i 56 e i 93 anni. Ma scendono sotto quota mille i ricoveri complessivi per Covid-19: in terapia intensiva ci sono ad oggi 127 pazienti (-10) e negli altri reparti sono 851 (-36). Le guarigioni sono 903, i casi attivi scendono ancora a 21.208. Dei nuovi positivi 154 sono asintomatici, 113 individuati attraverso screening e contact tracing, 232 sono stati individuati all’interno di focolai già noti; l”età media dei contagiati è di 36 anni. Le province con il maggior numero dei casi sono Bologna (100 compresi i 7 dell’Imolese) e Parma (79), seguono Modena (66), Reggio Emilia (38) e Ravenna 31; poi Rimini (27 casi) e Cesena (23 casi), quindi Forlì (20), Piacenza e Ferrara (entrambe con 14 casi).
Un caso di variante indiana è stato identificato ieri in una persona che abita a Medicina e lavora a Budrio. Si tratta del primo caso di Sars CoV-2 variante indiana di tutta l’area bolognese. Il sequenziamento dei materiali biologici fatto dalla Microbiologia del Policlinico di Sant’Orsola ha visto poi l’intervento dell’unità operativa di Microbiologia dell’Ausl della Romagna che ha identificato il ceppo virale come appartenente al lineaggio B.1.617.1 (uno dei tre che compongono il mosaico genetico della variante indiana). Al momento “non rappresenta una situazione di potenziale peggioramento epidemiologico in quanto il virus non ha, allo stato attuale delle conoscenze, dimostrato caratteristiche di maggiore trasmissibilità rispetto alla variante inglese (B.1.1.7) ora predominante in Italia” precisano dall’Ausl della Romagna.
Le informazioni ufficiali dei laboratori hanno confermato l’ipotesi avanzata qualche giorno fa dal direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi sul “sabato sera” in edicola questa settimana. “Per ora non ci preoccupiamo. Il numero delle malattie, in particolare gravi, rimane minimo” aveva dichiarato Rossi.
“Ad oggi anche le varianti del Coronavirus rispondono al vaccino – ha ricordato Rossi -. Per questo spingiamo per accelerare le vaccinazioni”. Prosegue a pieno ritmo la campagna vaccinale dell’Ausl di Imola con altre 1241 vaccinazioni eseguite ieri, quasi un record, con un totale di complessive 38952 prime dosi somministrate e 22149 persone che hanno ricevuto anche la seconda dose. (l.a)