A Bologna il primo «Festival dei beni confiscati alle mafie» di Libera
Da oggi al 23 maggio Villa Celestina (via Boccaccio, 1), primo bene confiscato ad essere riutilizzato a fini sociali nel comune di Bologna, ospiterà la prima edizione del Festival, che verrà trasmesso anche online. Tre giorni e sei iniziative, in diretta online e in presenza organizzate dal coordinamento provinciale di Libera.
La prima edizione del Festival prende il via in un anno significativo: 25 anni fa veniva approvata la legge che ha permesso il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati: la legge 109/96, che ha fatto in modo che i beni non tornassero nelle mani delle mafie, ma venissero riutilizzati dalla collettività, dalla comunità, dalle istituzioni. Durante le sei iniziative del Festival, insieme a relatori e relatrici esperti del tema o protagonisti in prima persona del riutilizzo sociale, Libera Bologna approfondirà la situazione dei beni confiscati nel bolognese, il ruolo delle aziende sequestrate, l’impatto mafioso sull’ambiente, con un caso legato al maxiprocesso Aemilia, e le esperienze virtuose di beni confiscati che, a livello locale e nazionale, si sono riadattati durante la pandemia di Covid, facendo emergere con ancora più forza il ruolo di questi spazi come spazi di giustizia sociale. Non solo, una biciclettata attraverserà la città per raggiungere i 9 beni confiscati – tra garage e appartamenti – nel Comune di Bologna e raccontare la situazione della provincia, dove in tutto ci sono 25 beni confiscati: tracce che raccontano la presenza mafiosa in città.
Nei giorni del Festival Villa Celestina rientra anche in Diverdeinverde: il giardino sarà aperto oggi dalle ore 15 alle ore 19, sabato 22 maggio dalle ore 10 alle ore 19, domenica 23 maggio dalle ore 10 alle ore 13. Per partecipare in presenza è necessario prenotarsi, iscrivendosi a questo link. In contemporanea le iniziative verranno trasmesse in diretta sulla pagina Facebook di Libera Bologna.