Gli studenti dello Scarabelli-Ghini in Antartide con «Un pozzo di scienza»
Anche gli studenti dell”Istituto tecnico Scarabelli-Ghini di Imola hanno partecipato al progetto di divulgazione scientifica «Un pozzo di scienza» organizzato dal gruppo Hera in collaborazione con il Cnr. Lo scorso 12 maggio la base antartica italo-francese Concordia, infatti, si è «aperta» a 1.400 studenti delle scuole secondarie di Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.
L”incontro è avvenuto in occasione del collegamento on line «Voci dalla fine del mondo: Antartide chiama Italia – 30 anni di sfide» nel corso del quale gli studenti hanno potuto affrontare un viaggio virtuale in compagnia di scienziati e ricercatori, per scoprire le ultime evidenze in tema di cambiamenti climatici, glaciologia, fisica dell”atmosfera e fisiologia umana.
I ricercatori hanno condiviso con il giovane pubblico gli studi sulle aree ghiacciate ancora incontaminate ma comunque minacciate dei cambiamenti del clima. Al contempo, i ragazzi hanno potuto confrontarsi con domande come: quali sono le motivazioni che spingono una persona ad intraprendere un”esperienza così estrema? Qual è il ruolo femminile in un contesto così difficile? Quali sono le sfide scientifiche e ambientali che l”uomo ha davanti a sé?
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il progetto europeo Net (ScieNcE Together), finanziato dalla Commissione Europea per promuovere eventi di divulgazione scientifica con l’obiettivo di avvicinare i cittadini, e in particolare i ragazzi, al mondo della ricerca. Ha partecipato inoltre l”Enea (agenzia nazionale per le nuove tecnologie).
Le spedizioni in Antartide sono organizzate dal Prna, il Programma nazionale di ricerche in Antartide, grazie ai finanziamenti del ministero dell”Università e della ricerca. (r.cr.)
Nella foto: la base Concordia