Si fingono di Hera per firmare contratti con un altro operatore, 68enne non ci casca e sventa la truffa
«Si sono presentati alla porta in due e mi hanno detto di essere operatori di Hera, ma per fortuna non mi hanno rubato nulla». Inizia così il racconto di una 68enne imolese residente in via Bucci, nel quartiere Marconi, dopo che ieri pomeriggio due individui, un uomo ed una donna hanno suonato alla sua abitazione. «Forse ingenuamente ho permesso alla ragazza di entrare, mentre l’altro è rimasto sulla strada – prosegue la donna -. Voleva che guardassi nella bolletta, perché avrebbe fatto in modo di abbassare le tariffe cambiando il contratto. Le serviva il mio codice cliente, che ovviamente non le ho dato, così come non ho firmato nessun foglio».
Alla fine la finta operatrice si è contraddetta un paio di volte e così ha desistito. «Non ho fatto denuncia, ma appena se n’è andata ho chiamato il numero verde di Hera – continua – e mi è stato confermato che nessuno della loro azienda svolge questi servizi porta a porta. In casi simili la cosa fondamentale è chiedere nome, cognome e codice operatore».
Non sempre però, purtroppo, è sufficiente per sventare questo genere di truffe. La donna, quindi, ha deciso di raccontare l’accaduto al nostro settimanale. «Per sensibilizzare i cittadini e sperare che altri non ci caschino – conclude la 68enne -. So che sono stati anche dalla mia vicina pochi minuti dopo, ma lei sentendo le mie parole a voce alta non gli ha nemmeno aperto la porta». (da.be.)