Coronavirus, solo 6 nuovi casi e lieve calo dei ricoveri a Imola. Scuola: novità per la quarantena di studenti e insegnanti
Numeri confortanti oggi in questo 1° Maggio: sono solo 6 i nuovi positivi, su quasi 700 tamponi tra molecolari e antigenici rapidi refertati dall’Ausl di Imola. I guariti sono 21 quindi i casi attivi scendono nuovamente a 362. I ricoveri in tutto sono 10 (-2) le persone in area Covid internistica di cui 5 (-3) nei reparti e 5 (+1) in sub-intensiva Ecu, ancora 11 le persone in terapia intensiva, di cui 5 a Imola e 13 (+1) i post acuti all’OsCo di Castel San Pietro. Dei nuovi casi odierni, tutti sono asintomatici; per quanto riguarda le fasce di età 1 ha tra i 15 ed i 24 anni, 4 tra 25 e 44 anni, 1 con più di 65 anni.
“Il calo della pressione ospedaliera, soprattutto sul settore internistico, permette da lunedì 3, di riassegnare ulteriori 15 posti letto alle discipline chirurgiche” comunica l’Ausl, indicando un ulteriore passo in avanti verso il ritorno alla normalità e al recuperto di eventuali attività sospese e interventi in attesa.
Situazione analoga nel resto dell’Emilia Romagna oggi con 941 contagi, in leggero calo rispetto a ieri, su un totale di 34.343 tamponi. I casi attivi scendono a 41.330. Si contano 17 vittime, tutti anziani, e prosegue il calo dei ricoverati: in terapia intensiva sono 216 (-10) mentre quelli negli altri reparti Covid 1.640 (-92).Dei nuovi casi 378 sono asintomatici, 285 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 582 sono stati individuati all’interno di focolai già noti; l”età media è di 37,9 anni. La provincia con il maggior numero di nuovi contagiati è Modena (205), seguita da Reggio Emilia (159) e Bologna (153 a cui vanno aggiunti i 6 di Imola), poi Parma (105); Rimini e Ravenna (entrambe con 71 nuovi casi), quindi Cesena (62), Forlì (52), Piacenza (36), Ferrara (28).
Per quanto riguarda la campagna vaccinale sono 1075 le vaccinazioni eseguite ieri dall”Ausl di Imola, che portano il totale per il circondario a 30128 prime dosi e 14.333 persone che hanno completato il ciclo con le seconde dosi.
Nuova ordinanza della Regione che aggiorna il protocollo per la gestione dei casi Covid nelle scuole. Di fronte a un caso di positività in aula per gli studenti la quarantena resta automatica per gli studenti (considerati contatti stretti), ma può ora concludersi dopo 10 giorni con un tampone molecolare negativo alla fine del periodo. Nel caso o studente non si sottoponga al tampone, la quarantena viene prolungata fino al quattordicesimo giorno, e poi si potrà essere riammessi senza tampone.
Per gli insegnanti è sufficiente un tampone molecolare negativo per poter tornare in cattedra; tampone che sarà effettuato dal Dipartimento di Salute pubblica al massimo entro le 24 ore; nel caso il docente rifiuti il tampone, scatta automaticamente la quarantena. Quando è l’insegnante ad essere positivo al Covid-19 le lezioni sono sospese per tutti i suoi alunni fino all’esito negativo di un test di screening, che può essere sia antigenico che molecolare e sarà a carico dell’Ausl.
Nei servizi educativi 0-3 anni e nelle scuole dell’infanzia la quarantena di 10 giorni viene estesa anche agli insegnanti e a tutto il personale che abbia avuto una “presenza prolungata” e una “significativa interazione” con la sezione interessata nelle 48 ore precedenti all’emergere del caso (esordio dei sintomi/effettuazione del tampone), dal momento che i piccoli non indossano mascherine e non sono adeguatamente distanziati fra loro né con i docenti.
Le prescrizioni riguardano anche il personale scolastico vaccinato.
L’ordinanza conferma tutte le misure di contenimento da adottare in ambito scolastico: le finestre aperte durante le lezioni e le porte ogni cambio d’ora, la possibilità di svolgere l’educazione fisica solo all’aperto e senza spogliatoi, la sospensione delle lezioni di canto e strumenti a fiato, il divieto di assembramenti all’entrata, all’uscita e a ricreazione.
A una settimana dal rientro in classe al 70% per le scuole superiori, e a tre da quello di chi frequenta i servizi per l’infanzia, le elementari e le medie – ripartite in presenza al 100% lo scorso 7 aprile – la nuova norma che “contempera l”esigenza scolastica di didattica in presenza con la prudenza sanitaria necessaria in considerazione dell”andamento epidemiologico e della diffusione della variante inglese, che ha ormai soppiantato il ceppo originario”.
L’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini e la collega alla Scuola Paola Salomoni affermano: “La sicurezza di chi è a scuola è la nostra priorità, ci muoviamo sulla base delle indicazioni scientifiche cercando di garantire le necessità formative” (l.a.)
Foto Regione Emilia Romagna