Dal Comune di Imola ristori per chi è in affitto in immobili di proprietà comunale
Il Comune di Imola mette a disposizione 150 mila euro di ristori a sostegno di attività economiche e associazioni che sono in affitto in immobili di proprietà comunale con tre forme di sostegno.
In primo luogo, il ristoro del 25% del canone da marzo a dicembre 2020, per complessivi 70 mila euro. In secondo luogo, la sospensione del pagamento delle fatture dei canoni da marzo ad agosto 2021. In terzo luogo, il ristoro del 25% del canone per tutto il 2021, per complessivi 80 mila euro.
«Questo è il primo di una serie di atti concreti che verranno realizzati entro maggio, che riguarderanno anche Tari e Cosap, per andare incontro alle imprese e alle attività economiche, dal momento che sappiamo quanto questa pandemia costituisca una emergenza non solo sanitaria, ma anche economica e sociale» commenta il sindaco, Marco Panieri.
Il Comune, infatti, intende poi muoversi anche per abbattere il costo della Tari (si ipotizzano 900 mila euro di «ristorone») e della Cosap.
Per quest”ultima, ricorda l”assessore alle Attività produttive, Pierangelo Raffini, «nel 2020 con una apposita delibera abbiamo abbuonato 150 mila euro di oneri ai pubblici esercizi e attività economiche e per quest”anno viene riconfermata fino al 30 giugno la delibera di esenzione Cosap per il 50% in più delle aree occupate ed è nostra intenzione, nel caso il Governo non proseguisse con la norma del Dpcm, continuare con la Regione, che attraverso il presidente Bonaccini ha espresso questa intenzione, nell”esenzione fino al 31 dicembre 2021, per dare un’opportunità a tutti i locali pubblici che sono così in sofferenza causa le chiusure da pandemia». (r.cr.)
Nella foto (Isolapress): il centro storico di Imola