Calcio serie C, l’Imolese è davvero così scarsa o Cevoli e Catalano erano peggio dei giocatori a disposizione?
Abbiamo una domanda in testa. Ma l’Imolese è davvero così scarsa, oppure ha trovato sulla sua strada due allenatori, come Cevoli e Catalano, ancora più scarsi dei giocatori a disposizione? Il dubbio sorge per un motivo: i punti sono arrivati solo all’inizio del loro mandato, prima cioè che potessero davvero mettere le mani sul gruppo. Poi, con l’andare del tempo, come una bottiglietta di acqua gasata lasciata aperta, sono arrivati due crolli inconcepibili, con tutti i giocatori peggiorati, perfino le cosiddette stelline giovani che, almeno in teoria, avrebbero dovuto mostrare passi in avanti man mano che prendevano confidenza con la categoria. Insomma, avessero lasciato lavorare Catalano ancora un mesetto e la retrocessione sarebbe stata assicurata. (Mica che adesso sia facile salvarsi, eh…).
Intanto domenica (fischio d’inizio alle 20.30) i rossoblù saranno impegnati a Cesena. In panchina il presidente Spagnoli, dopo aver esternato tutto il malumore nel post partita contro il Ravenna («Non mi sono mai vergognato così in 9 anni». E poi: «Per quello che siamo oggi meritiamo di arrivare ultimi». E ancora: «Certo, mancano tre partite alla fine, ma per pensare di salvarci attraverso i play-out deve succedere qualcosa di miracoloso, vista la nostra pochezza») ha deciso di affidare le sorti dell’Imolese a Lorenzo Mezzetti, tecnico 49enne della Primavera, che sarà coadiuvato dal vice Francesco Sintini. Ma in panchina dovrebbe andare anche lo stesso Spagnoli, l’estremo tentativo di dare una scossa ad un gruppo di calciatori che, oggi più che mai, appare inadeguato alla serie C e votato alla retrocessione. (p.z. a.d.p.).
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Nella foto: da sinistra, Cevoli, Spagnoli e Catalano