Marco Panieri ricorda Nonno Giorgio, il direttore che ha fatto diventare «grande» sabato sera
Giorgio Bettini, il direttore che ha fatto diventare «grande» sabato sera, nacque a Imola 92 anni fa, il 16 aprile 1929.
«In occasione del novantaduesimo anniversario della nascita, con piacere condivido un pensiero, un ricordo della figura di Giorgio Bettini (Nonno Giorgio), alla quale sono e sarò sempre legato. È lui che più mi ha spronato ad impegnarmi in prima persona, rivolgendo il mio sguardo al «bene comune». La politica è stata il filo conduttore della sua vita, con una visione riformista, a volte non allineata, critica, ma fedele al valore dell’unità. Otto anni fa, dopo tanti approfondimenti con lui sulla politica, sulla nostra città e su tutto ciò che ci circonda, la mia prima candidatura al Consiglio comunale. Da lì a poco più di un anno, la sua scomparsa, che mi ha lasciato un vuoto profondo. Era una personalità brillante e poliedrica e nella sua lunga carriera si è distinto per impegno, rigore e originalità, nei tanti ambiti toccati: giornalismo, politica, montagna e tanto altro. Aveva sempre la parola giusta per tutti, con la penna riusciva a racchiudere l’essenzialità di ciò che c’era da sapere, da raccontare, da approfondire». (Marco Panieri)
Il ricordo su «sabato sera» del 15 aprile. All’interno del settimanale anche uno scritto di Giorgio Bettini sul progetto del nuovo ospedale, tornato d’attualità in modo straordinario in questo periodo di pandemia.
Nella foto: Giorgio Bettini con in mano una copia di «sabato sera»